Visita Carsulae
Carsulae era un’antica città di epoca romana (sebbene i primi insediamenti si registrarono in epoca pre-romana) posta lungo la futura via Flaminia, in Umbria, al confine tra i territori comunali di Interamna Nahars (Terni) e Casventum (San Gemini).
Abbandonata già in epoca remota a seguito di gravi smottamenti del terreno, è ancora in parte sepolta sotto alcuni metri di terreno.
I primi insediamenti silvo-pastoriali ed agricoli si verificarono nel IX secolo a.C. e si svilupparono fino al V secolo a.C.. Dal IV secolo a.C. si incominciarono a intravedere le prime trasformazioni della città con la costruzione di una cinta muraria.[1]
Con la costruzione della Via Flaminia a cura del console Caio Flaminio la città crebbe notevolmente grazie anche alle immigrazioni delle comunità montane limitrofe che vedevano un’ottima opportunità per migliorare le proprie condizioni di vita.[2]
Carsulae divide la propria storia in due periodi: La Repubblica romana fino alla sua fine[3] e successivamente Impero Romano.
Dal III secolo non si saprà più niente a riguardo della città. La distruzione di Carsulae è strettamente connessa, come la propria nascita, alla Via Flaminia. Infatti la perdita di importanza del ramo occidentale della via a favore di quello orientale comportò il declino della città che dopo tentativi di conquista di popolazioni barbariche venne distrutta da un evento sismico e definitivamente abbandonata in età medievale.[4]
Accanto al foro è situata la chiesa di San Damiano, edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane.
L’accesso all’area archeologica si trova in Strada di Carsoli 8, a Terni.
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